ciao. happy to discover you.
i will include a link to your blog on our website. please feel free to include a link to our webiste if you like.
do you know of any other deadhead / jamband blogs or discussion groups in italy? how about italian jambands (other than w.i.n.d. which i already know) or dead tribute bands? or radio programs like stash in germany? i want to let all of europe know about the different people in each country who share our love of the best music.
Il modo più veloce, credo sia acquistare il box dal sito ufficiale dei Grateful Dead. Nel giro di un mesetto dovrebbe arrivarti (questi i tempi dei miei acquisti sullo store).
Il box – venduto a 450€ – lo trovi a questo indirizzo: http://store.dead.net/live-shows/europe-72-complete-recordings.
E’ il box con i soli cd dei concerti, e non quello “originale” con tutti i bonus.
Per avere il primo, forse con un po’ (molta) fortuna, c’è la probabilità che su ebay appaia qualcosa.
Ma non sarà certo a buon mercato.
Ciao a tutti!
scopro oggi il vostro sito.
Sono un deadhead della bassa vercellese e vi garantisco che dalle mia parti ci sono parecchi amanti dei GD.
Anni fa ho militato in una jam band italiana (forse l’unica) che si ispirava ai Dead ed ai Phish. Abbiamo fatto anche un cd autoprodotto nel 1999 che conteneva anche nostre versioni di I know you rider e una versione diluitissima di Bird Song (10 minuti) ma in scaletta avevamo anche cose come Stella Blue, Death have no mercy ecc.
Ho una abbastanza vasta discografia dei Gd (dischi ufficiali, tutti i Dick’s Picks più una sessantina di concerti trovati su internet) e parecchia roba di Phil Lesh and Friends nella varie incarnazioni (compresi i tre concerti con Anastasio e compagnia).
Adesso vi lascio.
Saluti a tutti!
benvenuto e bentrovato!!
Sono contento di sapere che qualche jam band “Dead Style” c’è, o almeno, c’è stata in giro per l’Italia. Qui da me – Venezia – non ho mai avuto molte buone “notizie” in tal senso.
caro gianni, sono un isolato deadhead ligure, qualche anno fa insieme a due amici dei trois tetton-rolling stones tribute- abbiamo provato a mettere insieme una ventina di pezzi. la cosa più difficile per noi è stato lasciare alle canzoni la magia che le rende diverse da una qualsiasi bella canzone rock. quel senso di galleggiamento leggero che in un attimo si trasforma in pura energia utilizzando modalità espressive semplici e molto diffuse. i dead con il loro materiale popolare hanno creato una cosa nuova che trasuda di umanità.
per farla breve, cerco deadhead possibilmente sotto i 400km di distanza che abbiano voglia di suonare i dead
saluti
E’ un sito assolutamente legale dove è possibile scaricare o sentire gratuitamente la musica delle centinaia di gruppi presenti.
Sono presenti i GD con più di 8000 registrazioni di concerti, le audience recordings sono scaricabili, mentre le registrazioni da mixer (SBD) si possono ascoltare in streaming.
Sono presenti anche le altre varie incarnazioni:
Ratdogs
Phil and Friends (concerti eccezionali!)
Rythm Devils
7 walkers (l’ultimo gruppo di Kreutzmann, di cui è appena uscito un cd)
Potete trovare anche registrazioni dei New Riders, di Cipollona ecc.
Ma ci sono tantissimi gruppi sconosciuti o quasi che sono bravissimi!
Ciao a tutti!
Check out our 5th Summer of Love party this July with French GD cover band Deadicace. Check out our website – http://www.solparty.org.uk – for details or contact me – chris@live-dead.co.uk. Italian Deadheads will be warmly welcomed.
Ciao a tutti, appena due giorni fa mi sono deciso a dar vita ad un blog sui Dead, convinto non ci fosse nulla di analogo in Italia, ma ,giusto ora, scopro che voi siete qui dal 2008…spero vi faccia piacere avere un nuovo alleato, se siete daccordo vorrei mettere il vostro link sul mio blog che è
Ciao Mik, benvenuto e grazie per la bella notizia.
Nessun problema per il link. Per ora non posso ricambiare perchè non ho ancora previsto una pagina apposita (tengo, come vedi, solo i link “istituzionali”).
Hi,
molto in ritardo apprendo di questo sito…comunque sono qui, un’altro deadhead(?) italiano, anch’io a milano nel 2002, la mia prima esperienza diretta e dal vivo con membri dei GD.
Sono veramente felice di aver trovato questo spazio dove poter commentare la musica che amiamo di più.
Se posso vorrei inviare il commento di una delle due serate che ho vissuto sempre nel 2002 ma a philadelfia, con amici allo show dei the Other One, per me di molto superiore come impatto e qualità a quello di milano, questa la mia impressione…lì comunque giocavano in casa…..
Ciao a tutti,
eccomi qui ancora e come promesso vi posto qualcosa relativo alla tappa a Philly nell’inverno del 2002 per vedere i due shows dei TOO.
Riporto per intero quello che avevo scritto al tempo, si tratta delle impressione del mio primo tour negli States…una grande esperienza.
Per dovere di cronaca: oltre a quello che vi riporto sotto devo raccontarvi che il mattino dopo il primo concerto siamo andati tutti al Carlton Hotel dove erano alloggiati i The Other Ones perchè Ivan che allora contribuiva anche al Buscadero, aveva in programma un’intervista con Mickey Hart ( che fece ma che per quanto ne so non venne mai pubblicata, e non so neanche perchè…). Quindi ci trovammo nella grande hall dell’hotel con Hart che parlava con Ivan mentre faceva colazione, io che intravvedo Hunter con Barraco, li chiamo, mi complimento della serata precedente e ci facciamo una foto assieme…..ero completamente stravolto….poi voglio fare una foto anche a Hart e lui non vuole, però dice di farle al concerto in programma la sera….gli spieghiamo che non possiamo portare nulla con noi al concerto, neppure la macchina fotografica, allora ci dice che ci farà avere i pass sia come fotografo accreditato ( a me) e i pass vip per tutti noi per accedere al back stage … roba da fare accapponare la pelle…..
Ok ora vi riporto ciò che ho sritto appena ritornato da Philly:
Dopo due mesi di scongiuri perché tutto potesse filare liscio (negli ultimi tre anni tutte le volte che mi sono preso qualche giorno di ferie, mi sono ammalato od ho subito qualche piccolo infortunio), mi ritrovo qui a Bologna all’aeroporto, ho appena conosciuto i miei compagni di viaggio, Ivan, Lino e Miki, l’aria che tira e’ gia di quelle giuste!
Mi sento molto tranquillo, d’altronde la professionalità di Ivan, come avrò modo di constatare durante tutto il nostro tour, non può essere messa in discussione.
Che dire, questo e’ il mio primo volo, e’ la prima volta che vado negli USA, e’ la prima volta che partecipo ad un concerto dei TOO…più di così…..
Per gli altri miei compagni può essere routine, per me tutto ciò ha quasi del miracoloso, sarà una di quelle esperienze che rimarranno nella memoria per molto tempo.
Tutte queste riflessioni, con altre che non sto qui a riferire per non tediare quei pochi che avranno la pazienza di leggermi, mi accompagnano nel trasferimento da Bologna a Parigi.
Quindi si riparte ed inizia il tragitto più lungo fino a Philadelphia. Molto bella la visuale che si ha da 10.000 metri d’altezza quando sorvoliamo la punta meridionale della Groenlandia.
Poi finalmente dopo un’altra manciata di ore trascorse tranquillamente discutendo anche di musica….la nostra musica…..atterriamo, inizia l’avventura americana, il tempo è nuvoloso, ma dentro di noi rispende un fulgido sole!
Prendiamo i taxi e ci facciamo portare all’albergo, prima però passiamo proprio davanti allo Spectrum che ci ospiterà nelle prossime due serate, Mi sento veramente bene, rilassato, speranzoso che sarà una esperienza fantastica assieme a degli amici straordinari. A onore di cronaca, manca all’appello ancora Antoine che vive a Nizza, arriverà domani. Inoltre non è della partita Beppe per problemi di salute.
Dopo aver sbrigato le operazioni di routine alla reception –Ivan naturalmente, perché è lui il nostro tour operator privato;-) — ed esserci riposati un pò nelle nostre camere molto accoglienti, ci riversiamo in strada ed affronto per la prima volta il traffico, la gente, i visi e le vibrazioni di Philadelphia. Sono quasi estasiato vedendo tutta questa gente, la metà è di colore; il traffico sia di auto che di persone sui marciapiedi è notevole, ma tutto molto ordinato e scorrevole, molto diverso da quello che mi immaginavo. Certo questa non è NY mi dicono i miei compagni di viaggio. Philly, come viene chiamata qui, è assolutamente a misura d’uomo, soprattutto la parte vecchia, quella storica dove c’è ancora una strada con case che risalgono alla metà del 1700.
La serata la passiamo assieme ai Revisor, un band di Philadelphia, all’Abilene, uno dei tantissimi locali dove si mangia e si può ascoltare buona musica. Questi ragazzi sono gentili, squisiti, alcuni di loro li vedremo anche al concerto dei TOO. Si parla pure di un tour in Europa nel 2003, speriamo.
Dopo una piacevole serata eccomi finalmente in branda, un’occhiata all’orologio, quattro conti….caz..pita, sono quasi 26 ore che non dormo su un letto…..ecco perché sono così stanco J.
New morning in Philly, ci abbuffiamo alla grande, poi tour in città alla ricerca di negozi di dischi: il Miki ne farà una bella scorta…..
Fra i posti interessanti che visitiamo ce n’è uno che mi ha molto intrigato, non ne conosco il nome, in pratica si tratta di un grandissimo mercato al coperto, pieno zeppo di pittoreschi stands che trattano qualsiasi tipo di merce, soprattutto alimentare. Naturalmente c’è la presenza immancabile dei prodotti italiani. Ho avuto modo di constatare che siamo molto considerati in questa città, è vero anche il fatto che qui vivono molti figli e nipoti di italiani, ne abbiamo conosciuti diversi.
Mentre ci facciamo largo tra la folla sento una dolce musica bluegrass, drizzo le orecchie e mi dirigo verso questo combo acustico e mi sembra di intravedere Jerry…..ho le allucinazioni….ah, no! è il bassista…….me ne sto lì per un po’, scambio un paio di frasi con un anziano appassionato di blues & country di colore che continua a battere il piede al ritmo veloce della band. Non sono abituato a queste situazioni, non sono un giramondo, certe cose fanno parte solo dei miei sogni, però adesso è tutto vero, straordinario! Non riusciamo a levarci il sorriso dalla faccia.
Ritorniamo in strada e assistiamo ad un corteo di pacifisti che manifestano contro la guerra, una parata che ha richiamato famiglie intere, molto tranquilla, seguita da uno spiegamento di forze di polizia sproporzionato, le solite americanate……….
Cercando dei negozi dove si possano comprare dischi, anche usati, libri etc.., scopriamo degli angoli pittoreschi di Philly molto belli, poi ci imbattiamo in un bellissimo bus che si chiama “Peacemaker” che richiama subito la nostra attenzione: ha a che fare con i DeadHead che hanno invaso la città per il concerto dei TOO? Il proprietario ci fa salire a bordo, è uno spettacolo, rivestimenti rustici in legno, cuoio, la moglie e la figlia sembrano vestite come mormoni. Il padrone di casa ci spiega che seguono il tour dei TOO, che hanno partecipato a tantissimi concerti dei Grateful Dead, ma che realmente ne hanno visto uno solo K In realtà sono sempre presenti fuori dai raduni per aiutare chi ne ha bisogno, chi si e’ fatto troppo e sta male: We know the Way, we’ll bring you home”. Distribuiscono un giornalino, e mi rendo conto che fanno parte di una comunità ben più grande, sono al servizio della gente; li troveremo anche nel parcheggio dello Spectrum le serate dei concerti, sentinelle e aiuto per chi ne avrà bisogno. Per chi è interessato a questa realtà questo è l’indirizzo on line: http://www.twelvetribes.com.
Passato il pomeriggio per i negozi di dischi di Philadelphia, arriva finalmente il momento per me più emozionante: ci ritroviamo allo Spectrum Center e ci incamminiamo verso il First Union Spectrum, c’è molta gente di tutti i tipi…le code alle entrate durano pochissimo, Ivan nel frattempo ha fatto amicizia con Tom “T.Blues”, che è poi il tipo che ci fornirà le registrazioni di tutti e due gli shows. I controlli sono severi e quando e’ il mio turno si incazzano da morire e mi respingono perché ho con me lo zaino (vuoto) che mi sarebbe servito per riporre la giacca a vento e altro una volta all’interno dell’arena. Non c’è verso di passare e quindi ci troviamo in difficoltà perché non sappiamo dove mettere gli zaini, le macchine fotografiche etc….ci si mette di mezzo anche Tom spiegando che siamo italiani e nulla sapevamo di queste restrizioni dopo l’ undici settembre, ma non serve a niente, la security è irremovibile: no bags!!!!!!!!
A questo punto Tom si offre di aiutarci e ritorniamo al parcheggio, gli diamo in consegna tutta la nostra roba che rimane nel suo van, ritorneremo a fine concerto a riprenderla. Per la cronaca, Tom ha partecipato a circa 300 concerti dei Grateful Dead…..che dire?
Nell’arena tutto è stupendo, la gente, il feeling, persino la security: una di queste ragazze la vedo sbadigliare e l’abbraccio e gli dico di non dormire che questa sera ci sono i TOO, mi guarda un po’ sorpresa poi ride…forse pensa: questo e’ già fatto a quest’ora……
Purtroppo non ho documentazione fotografica della serata ma restano vivide le sensazioni che ancora mi prendono quando ascolto i cd dello show. La cosa straordinaria è senz’altro l’inizio del concerto: certo non mi aspettavo One More Saturday Night, ….grandioso, poi segue Cumberland Blues con una forza tremenda e tutti che ballano sfrenati…io compreso, chi l’avrebbe mai detto???? Inutile fare la recensione delle canzoni, a questo ha già pensato Ivan, basta leggere l’articolo, molto professionale, pubblicato sul Buscadero del mese di gennaio 2003.
Quello che si deve raccontare è la forza di questo gruppo che in questo show finalmente sta dando il meglio di se che a detta di molti (anche della crew) è uno dei migliori dell’intero tour.
Bisognava esserci, le registrazioni dello show non rendono merito completamente di quello a cui abbiamo partecipato quella sera allo Spectrum: il primo set e’ terminato con Dancin’ In The Streets preceduto da Here Comes Sunshine…….non male vero???? A proposito: Susan Tedeschi, mi è piaciuta molto anche se Ivan è stato un po’ critico, certo non e’ facile salire sul palco dei TOO ed essere al loro stesso livello, comunque ha dato un tocco di blues in più al gruppo, le parti vocali sono migliorate….Phil fa quello che può, ma sappiamo che può veramente poco…….
Fra il primo ed il secondo set rimango impressionato dalla grinta di Robert Hunter che ci intrattiene per una mezz’ora accompagnato solo dalla sua chitarra, il feeling e’ diverso ma piacevole lo stesso, un po’ di musica acustica come antipasto del secondo travolgente set dei TOO non fa proprio male.
The Other Ones ritornano sul palco e partono con Shakedown Street, non è certo la mia canzone preferita, anzi!!, però devo dire che mi ha fatto ballare lo stesso ed adesso la interpreto in modo diverso: dal vivo ha un suo motivo di esistere, è potente, ti fa muovere, ti amalgama agli altri…..caspita sto parlando bene Shakedown Street !!!!!!!! questo concerto mi ha proprio cambiato la vita……segue poi Lazy Lightning e qui mi fermo, ha gia’ detto tutto Ivan. Segue Drums con Phil che si unisce ai due batteristi, di questo momento si trovano on line anche le foto.
Il concerto continua con St. Stephen > The Eleven Jam > Terrapin Station > Sugaree cantata da Susan che non è proprio Jerry, però vi sfido a trovare qualcuno che lo possa sostituire, quindi mi accontento e mi riprometto di non fare più paragoni con Garcia ed i Grateful Dead altrimenti mi rovino ogni concerto e l’amarezza mi assale. L’encore è Goin’ Down The Road Feelin’ Bad > We Bed You Goodnight…….come ai vecchi tempi quando Garcia con la sua aria sorniona ci dava la buona notte dopo ore di buona musica. Uno show strepitoso, almeno per me!, senza momenti di fiacca, forse solo Down The Road cantata da Mickey Hart risulta un po’ sotto tono, però era in coda a One More Saturday Night> Cumberland Blues che come ho già detto è stato un inizio grandioso..non poteva certo reggere il confronto in fatto di feeling. Dopo aver partecipato a tutti e due i concerti allo Spectrum, devo dire che per me questo è stato, nella sua interezza, una cosa meravigliosa, lo show al quale mi auguro tutti possano prima o poi partecipare. Superiore, forse, e’ stato il secondo set della serata successiva ma non tutto lo show, ne parlerò poi…….
sona alberto da genova dead head dall 1988, avevo ventanni…e aoxomoxoa mi folgorò
buon 2012 a tutti i dead heads italiani
qui a genova credo che, a dir tanto, saremo in venti
pero per i dead heads genovesi e limitrofi il 21 gennaio al qualude (e un pò come dire il winterland di genova …ah ah) la mia band aprirà con deal…
Ciao, sono in possesso di 2 copie del “baule” di europe 72 the complete recording, e 4 copie del favoloso Fillmore west the complete recording…27/2 al 2/3 1969 per chi volesse…può scrivermi alla email: con_tattami@yahoo.it
Ciao a tutti,
eccomi qui di nuovo, spinto dalla voglia di comunicarvi alcune cosucce che riguardano il mondo DEAD ed anche a contribuire a far crescere questo blog che oserei definire FONDAMENTALE.
Prendo spunto dall’ultimo numero del Buscadero (la mia rivista preferita) perché nella sezione “recensioni Ristampe” Gianfranco Callieri ci ripresenta gli ultimi tre Dick’s Picks commercializzati anni fa (# 34, 35 e 36) e che adesso vengono ripubblicati dalla Real Gone Music addirittura ripuliti (e qui mi piacerebbe proprio di sentire i miglioramenti…). Gianfranco ci mette una certa enfasi nel commentare le songs presenti nei cds e traspare proprio una conoscenza ed un amore profondo per i Dead, quei sentimenti che noi cultori del “Morto” ben conosciamo. E bene fa a puntare l’attenzione alla misconosciuta canzone di Pig Pen sul Dick’s Picks 35 -Empty Pages- anche se poi canna sulla data della morte del nostro Ron, in effetti non muore dopo sei mesi da questo concerto bensì l’ otto marzo del 1973…sarà senz’altro un banale errore nel conteggio dei mesi.
Per approfondire la persona e musicista Pig Pen è utilissimo indirizzarci qui: “http://deadessays.blogspot.com/2011/04/pigpen-solo.html”.
Sempre nella stessa sezione del Buscadero di febbraio il buon Carù ci parla di Janis Joplin: si tratta del concerto del 23 giugno 1968, registrato dal “nostro” Bear, lui stesso commenta così sul suo sito: “I believe this album will be hailed as the definite Big Brother live album of all time.” ed anche “This is Janis at her absolute peak, and the band was rarely so “on” as they were at these shows.” e se lo dice, anzi diceva, lui c’è da crederci.
Questa è una ripubblicazione del cd dell’allora SONY/Legacy ora pubblicato dalla Columbia Legacy con copertina diversa ed è proprio da qui che mi è balenata l’idea di scriverne perché si legge: BEAR’S SONIC JOURNALS PRESENTS. Ho speranza che si tratti dell’inizio della pubblicazione delle registrazioni di Bear, adesso che non è più fra di noi probabilmente niente vieta agli eredi di racimolare un bel po’ di quattrini da queste storiche registrazioni. E devo dire che non mi strappo le vesti per questo, l’importante che siano pubblicate con il giusto rispetto sia per gli artisti che per Bear e credo sarà proprio così!
Nella mia penultima visita a San Francisco ho proprio comprato nello storico, mitico e meraviglioso store AMOEBA il doppio cd di Gram Parsons pubblicato dalla Amoeba Records che dopo molte peripezie ha ottenuto i nastri da Bear. Si tratta delle registrazioni del 4 e del 6 aprile 1969 all’ Avalon Ballroom, concerti molto buoni, packaging ottimo, una meraviglia per i cultori dei Flying Burrito Bros!!! Anche questa pubblicazione, per altro del 2007, mi faceva ben sperare che Bear abbassasse la guardia e si decidesse a divulgare le tante perle a noi ancora sconosciute in suo possesso.
Speriamo che i prossimi anni siano deliziati dalla pubblicazioni di queste perle ancora nascoste.
Che dire della serie Dave’s Picks???
Non dovrebbe mancare nei nostri scaffali ma ……. perché non contenere un po’ il prezzo? caspita risulta addirittura superiore alle serie precedenti…..Bah!!!
Leggo che in questo blog molti suonano….perchè non partecipare al: THE DEAD COVERS PROJECT?????
°°°°°°°°
Oh…….proprio dal sito dei Dead:
Jon McIntire, manager of the Grateful Dead in the 1970s and 1980s, died of natural causes yesterday, February 16, 2012, in Stinson Beach. He was 70.
Un’altro della famiglia che se ne è andato.
Rest in peace Jon
Della recensione del Busca mi è piaciuta la definizione/descrizione che, alla fine del suo pezzo, Gianfranco Callieri ha dato della musica dei Grateful Dead: “[…] uno dei gruppi più imprevedibili, curiosi e anticonformisti di sempre, orientati all’improvvisazione, quando nessuno capiva cosa stessero suonando, diretti all’inseguimento della purezza del suono americano quando ogni accento di country o folk veniva considerato irrimediabilmente fuori moda”.
P.s.: @Paolo ma potevi inserirlo come post e non come commento! 😉 🙂
Ciao a tutti, sono Andrea da Milano grande fan e collezionista dei GD.
purtroppo non gli ho mai visti dal vivo, ho solo beccato Bobby and the Midnites a Londra nel gennaio 1982 con Billy Cobham, un super gruppo pazzesco
un concerto sublime con molti pezzi da “Heaven Help The Fool ” un disco a cui sono molto affezionato.
complimenti per questo spazio dedicato ai Dead. alla fine anche in Italia non siamo in pochi ad apprezzarli.
noi organizziamo diversi eventi e concerti sugli Stones ma il mio sogno è fare qualcosa con la musica dei Dead e qualche musicista disponibile ci sarebbe.
il problema è che i loro pezzi sono veramente difficili da riprodurre in maniera accettabile e quindi si continua a rimandare
ma prima o poi…chissà
benvenuto in questo piccolo enclave deaddiano.
In verità, il vostro sito io l’ho visitato più di qualche volta con profitto e godimento (complimenti!).
Un po’ di Stones li ho macinati (e suonati) anch’io! 🙂
Anch’io spero sempre di riuscire a fare qualcosa, ma è impresa non semplice.
Al di là delle difficoltà tecniche, io credo che la loro musica sia come il blues: la suoni se ti piace visceralmente.
Altrimenti, diventa un esercizio di stile che non porta da nessuna parte.
E c’è il problema dell’interplay indispensabile per dare un senso allo sviluppo degli spazi improvvisati.
Chissà, però, che non si riesca a fare qualcosa.
ho ascoltato il doppio concerto di Phil Lesh & friends postato da Paolo
ma come suonano !!! .eccellente il livello dei due chitarristi Warren Haynes
e John Scofield
non vorrei dire una bestialità ma con Bob Weir e Phil Lesh a questi livelli,
insieme o con i propri gruppi di amici, la musica dei Dead è più che mai
viva ed intensa.
speriamo che qualche promoter ce li porti in concerto in Italia
per quanto riguarda i Dead originali c’è su youtube disponibile l’intero concerto
al Melkweg di Amsterdam del 16/10/81; localino da 500 posti con luci soffuse anzi quasi al buio e scaletta acustica e elettrica da brividi
cercate “dead amsterdam 81” e dovrebbe comparirvi il link giusto.
io non finisco mai di imparare da questi geni della musica
ciao
Andrea
Ciao a tutti.
Relativamente al mio post del 18/02/2012 devo correggere una mia imprecisione.
In effetti lo show di janis joplin del 23 giugno 1968 non era mai stato pubblicato, anche se era presente nel sito del nostro Bear.
Trovate il tutto spiegato bene qui: http://deadessays.blogspot.it/2012/03/owsley-stanley-foundation.html
Qui invece http://www.owsleystanleyfoundation.org
scoprirete che ciò che auspicavo in realtà si stava avverando. Questa foundation permetterà sicuramente la pubblicazione di tanto materiale storico e permetterà di salvare molti, se non tutti, i nastri di Bear.
Sempre da questo splendido blog in questa pagina http://deadessays.blogspot.it/2012/03/101770-cleveland.html
ho letto della scoperta di uno show del 1970 non ancora disponibile negli Archives. Sembra quasi un miracolo ma adesso possiamo ascoltare una dark star che mancava all’appello!!!!
Inoltre in quello show ci sono tante altre belle cose. La qualità non sarà eccelsa ma si tratta in ogni caso di qualcosa da avere assolutamente in quanto sarà difficilissimo che scopriranno altri tapes mai sentiti prima….
Paolo B.
I am an American who might be moving to Italy sometime within a year or so. I have played guitar for 40 years and would like to be in contact with people in Italy who might want to play together.
…scusate ma il mio scarno precedente post era riferito al post del Sig. Novalis a riguardo Live Dead e relativi commenti, cancellato dal blog. Peccato!!!
Ma ora cambiamo discorso: conoscete The Band of Heathens?
Me li ha indicati recentemente un amico DH e sono la band che più ascolto in questo periodo. Nulla di nuovo ovviamente ma la migliore tradizione rock, quello che piace a noi, interpretata in modo sublime. Tracce di The Band, Allman, Little Feat e, naturalmente Dead di cui riprendono Brokedown Palace e Ramble on Rose. Meglio sicuramente live che in studio, show disponibili su Archive, Dime (torrent) e da poco a pagamento su Livedownload. Non rimarrete delusi!
A presto
@Guerrino:
I Band of Heathens non li conoscevo prima che me li nominassi.
In verità, sono totalmente ignorante nella “nuova” scena musicale. Continuo ad ascoltarmi i miei “vecchi” album. E’ un mio limite, che ben conosco.
Sto cercando di recuperare… magari apriamo una nuova sezione: consigli per gli ascolti.
Che dite?
Per tornare in topic, mi sono scaricato un paio di show di BoH su archive.org e me li ascolterò in settimana.
Nel frattempo, complice l’ultimo numero del Buscadero, ho scoperto anche i The Deep Dark Wood. Mi sono visto un po’ di loro video su YT e mi avevano incuriosito. Sono un po’ soft, poco bluesy, però me li sto ascoltando volentieri.
Insomma, sto cercando di svecchiare la mia giurassica discografia! 😀
Ciao Thomas. Vorrei porre lo stucchevole tema dei 10 da dischi da portare sull’isola deserta. In questo tipo di esercizio ho sempre scoperto dischi interessanti che non conoscevo. Cosa ne pensi?
Pierluigi.
PS: senza recensioni 🙂
… un pizzico di “luoghi comuni”, un po’ di disinformazione, un po’ di mistificazione e tanta banalità.
Ecco la ricetta per redigere l’articolo di cui si tratta.
Nulla di più.
I Dead non sono per tutti…..ho scoperto i Dead nel 1975, avevo 15 anni, Europe 72 e’ stato il primo disco che ho ascoltato e da allora non ho fatto altro che seguirli…. la loro musica…collezionare ogni cosa li riguardasse…vederli dal vivo…una febbre che, nonostante il trascorrere del tempo , rimane incurabile……chi scrive spesso non sa’ di cosa sta’ parlando….Frank Zappa in uno dei suoi aforismi dice:- Parlare di musica è come ballare di architettura…..Io non so’ descrivere le emozioni che la musica dei Dead riesce a trasmettermi ma posso senz’altro dire che nessun altro gruppo e’ capace di farlo……I Dead non sono per tutti…..ed ‘e ‘ per questo che ho sempre pensato che i DeadHeads siano speciali.
Grande weekend in quel di Zurigo per i Band of Heathens. Bel suono, locale piccolissimo (si rischiava di prendere il manico delle chitarre in faccia)
Speriamo che Carù ci pubblichi la recensione
PS: ma che pezzo bello è Roll on John sull’ultimo di Dylan…immaginativo rifatto da Jer…
Also, any contacts for Venice Deadheads. Arriving with Jam band superstars (20 of them) for Biennial October 17. Need local contact (Phil and Friends, New Riders, Kingfish, Motherhips, Nicki Bluhm and Gramblers, String Cheese and such – plus jazz masters, grammy winners – great ensemble)
Hey Bluesjana – can you write to me at my email – mabecker4@comcast.net
I have a favor to ask on behalf of the musicians and I’m hoping you can give me a Venice contact.
Salve a tutti, anche io sono un appassionato di dead, e da un pò di tempo mi è balenata l’idea di comprare un poster/litografia/tela su di loro. Guardando un pò in giro ne ho trovati molti, soprattutto su questo sito http://www.wolfgangsvault.com qualcuno lo conosce? È affidabile? Spedisce in italia?
Il sito lo conosco, è molto “famoso”. Ha un sacco di materiale e ancora detiene, peraltro, i diritti di un sacco di concerti live di moltissimi artisti.
Non ho mai comprato da loro, quindi non so rispondere alle tue specifiche domande.
Ho dato un occhiata, seppure veloce, al sito e francamente non ho capito se spedisce in Italia.
Presumo di si, comunque.
Ciao ,mi chiamo Massimo ,ho 51 anni,abito a Genova e seguo da tanti anni gli AMATI Dead,scoperti mentre preparavo la maturita’ ascoltando ALTHEA alla radio (grandissImo brano raramente o almeno mi sembra rifatto live)….vorrei caldeggiare ,anche se lo avete gia’ fatto ,un gruppo CHRIS ROBINSON BROTHERHOOD ……grandi vibrazioni …hanno fatto 3 dischi in studio e copiosa produzione instant live…..per molti versi e in alcuni momenti vicini allo spirito GD
ciao amico,
si è durata poco la mia avventura con il blog…
diciamo che il tempo da dedicargli non è tutto quello che mi aspettavo
ed inoltre ci sono risorse più valide e conosciute
a proposito può interessare a qualcuno,
questo è un pò di materiale che vorrei darmi via:
la serie dick’s picks
la serie road trips
il box complete dvd collection
box golden road e beyond description
pure jerry (8 volumi, me ne manca uno)
e poi anche altre cosuccie
Ciao! Mi chiamo Enea. Il 4 luglio sarò a Chicago per uno dei concerti dei Dead. Vorrei sapere se qualche deadhead italiano fosse anche lui al concerto! Oppure un sito dove trovare gente come me che sarà al concerto. Grazie!!!!
Grandissimo!!!
Mi raccomando foto e raccontaci tutto quando torni!!!!
Non so se qualcun altro ha i biglietti per Chicago. Ci sarà qualcuno il 26 giugno in California.
Hiya folks. I am from the U.S. and will be traveling through Italy and other parts by train in September. Anyone interested in getting together? To hang out or to show me and my wife around? Or suggest any place to go or music to hear? I would love to connect with Deadheads from your area.
74 commenti
Comments feed for this article
30 ottobre 2010 a 11:43
joshua bogen
ciao. happy to discover you.
i will include a link to your blog on our website. please feel free to include a link to our webiste if you like.
do you know of any other deadhead / jamband blogs or discussion groups in italy? how about italian jambands (other than w.i.n.d. which i already know) or dead tribute bands? or radio programs like stash in germany? i want to let all of europe know about the different people in each country who share our love of the best music.
regards.
joshua bogen
jams@jambandseurope.com
7 novembre 2011 a 11:55
marianna
ciao,vorrei sapere x cortesia,quale è il modo più semplice x avere il box Europe 72. Un saluto!
7 novembre 2011 a 12:27
bluesjana
Ciao e benvenuta.
Il modo più veloce, credo sia acquistare il box dal sito ufficiale dei Grateful Dead. Nel giro di un mesetto dovrebbe arrivarti (questi i tempi dei miei acquisti sullo store).
Il box – venduto a 450€ – lo trovi a questo indirizzo:
http://store.dead.net/live-shows/europe-72-complete-recordings.
E’ il box con i soli cd dei concerti, e non quello “originale” con tutti i bonus.
Per avere il primo, forse con un po’ (molta) fortuna, c’è la probabilità che su ebay appaia qualcosa.
Ma non sarà certo a buon mercato.
29 marzo 2011 a 14:01
Gianni
Ciao a tutti!
scopro oggi il vostro sito.
Sono un deadhead della bassa vercellese e vi garantisco che dalle mia parti ci sono parecchi amanti dei GD.
Anni fa ho militato in una jam band italiana (forse l’unica) che si ispirava ai Dead ed ai Phish. Abbiamo fatto anche un cd autoprodotto nel 1999 che conteneva anche nostre versioni di I know you rider e una versione diluitissima di Bird Song (10 minuti) ma in scaletta avevamo anche cose come Stella Blue, Death have no mercy ecc.
Ho una abbastanza vasta discografia dei Gd (dischi ufficiali, tutti i Dick’s Picks più una sessantina di concerti trovati su internet) e parecchia roba di Phil Lesh and Friends nella varie incarnazioni (compresi i tre concerti con Anastasio e compagnia).
Adesso vi lascio.
Saluti a tutti!
29 marzo 2011 a 15:40
bluesjana
Ciao Gianni,
benvenuto e bentrovato!!
Sono contento di sapere che qualche jam band “Dead Style” c’è, o almeno, c’è stata in giro per l’Italia. Qui da me – Venezia – non ho mai avuto molte buone “notizie” in tal senso.
A presto! 🙂
3 Maggio 2011 a 10:05
nicola
caro gianni, sono un isolato deadhead ligure, qualche anno fa insieme a due amici dei trois tetton-rolling stones tribute- abbiamo provato a mettere insieme una ventina di pezzi. la cosa più difficile per noi è stato lasciare alle canzoni la magia che le rende diverse da una qualsiasi bella canzone rock. quel senso di galleggiamento leggero che in un attimo si trasforma in pura energia utilizzando modalità espressive semplici e molto diffuse. i dead con il loro materiale popolare hanno creato una cosa nuova che trasuda di umanità.
per farla breve, cerco deadhead possibilmente sotto i 400km di distanza che abbiano voglia di suonare i dead
saluti
3 Maggio 2011 a 10:10
bluesjana
ciao Nicola,
benvenuto e in bocca al lupo per la tua ricerca di altri musicisti.
mi offrirei io, ma la distanza è troppa.
🙂
6 aprile 2011 a 11:55
Gianni
Ciao a tutti!
Vi segnalo che su DEAD.NET è scaricabile gratis la prima esecuzione dal vivo di He’s gone.
6 aprile 2011 a 16:03
bluesjana
Grazie mille Gianni!
Riporto la Tua segnalazione in home page, così è più visibile!
A presto. 🙂
8 aprile 2011 a 09:44
Gianni
Salve a tutti!
Vi segnalo (per chi non lo conoscesse) questo sito:
http://www.archive.org/details/etree
E’ un sito assolutamente legale dove è possibile scaricare o sentire gratuitamente la musica delle centinaia di gruppi presenti.
Sono presenti i GD con più di 8000 registrazioni di concerti, le audience recordings sono scaricabili, mentre le registrazioni da mixer (SBD) si possono ascoltare in streaming.
Sono presenti anche le altre varie incarnazioni:
Ratdogs
Phil and Friends (concerti eccezionali!)
Rythm Devils
7 walkers (l’ultimo gruppo di Kreutzmann, di cui è appena uscito un cd)
Potete trovare anche registrazioni dei New Riders, di Cipollona ecc.
Ma ci sono tantissimi gruppi sconosciuti o quasi che sono bravissimi!
Buon Ascolto
8 aprile 2011 a 10:30
bluesjana
Ciao Gianni.
Grazie per la segnalazione.
Io lo conosco e lo utilizzo. 🙂
Prossimamente, appena ho un po’ di tempo, vedo di scrivere due righe.
21 settembre 2011 a 18:39
PAOLO
Ciao,
aggiungo un paio di siti, probabilmente tutti voi già li conoscete…
http://www.shnflac.net/
http://bt.etree.org/
imperdibili…….
ciao
paolo
18 aprile 2011 a 17:37
Chris Jones
Ciao a tutti!
Check out our 5th Summer of Love party this July with French GD cover band Deadicace. Check out our website – http://www.solparty.org.uk – for details or contact me – chris@live-dead.co.uk. Italian Deadheads will be warmly welcomed.
21 Maggio 2011 a 15:16
Mik
Ciao a tutti, appena due giorni fa mi sono deciso a dar vita ad un blog sui Dead, convinto non ci fosse nulla di analogo in Italia, ma ,giusto ora, scopro che voi siete qui dal 2008…spero vi faccia piacere avere un nuovo alleato, se siete daccordo vorrei mettere il vostro link sul mio blog che è
http://undeadend.blogspot.com/
fatemi sapere cosa ne pensate.
iao,Mik
23 Maggio 2011 a 13:08
bluesjana
Ciao Mik, benvenuto e grazie per la bella notizia.
Nessun problema per il link. Per ora non posso ricambiare perchè non ho ancora previsto una pagina apposita (tengo, come vedi, solo i link “istituzionali”).
In bocca al lupo per la Tua avventura! 🙂
Dead Freaks Unite!
27 agosto 2011 a 08:28
PAOLO BERGAMI
Hi,
molto in ritardo apprendo di questo sito…comunque sono qui, un’altro deadhead(?) italiano, anch’io a milano nel 2002, la mia prima esperienza diretta e dal vivo con membri dei GD.
Sono veramente felice di aver trovato questo spazio dove poter commentare la musica che amiamo di più.
Se posso vorrei inviare il commento di una delle due serate che ho vissuto sempre nel 2002 ma a philadelfia, con amici allo show dei the Other One, per me di molto superiore come impatto e qualità a quello di milano, questa la mia impressione…lì comunque giocavano in casa…..
Per adesso un saluto caloroso a tutti.
Love, Love not fade away…..
Paolo
28 agosto 2011 a 10:05
bluesjana
Ciao Paolo,
benvenuto! 🙂
Quanto al tuo ricordo/commento dello show del The Other One…… lo aspettiamo con ansia!
31 agosto 2011 a 21:39
PAOLO
Ciao a tutti,
eccomi qui ancora e come promesso vi posto qualcosa relativo alla tappa a Philly nell’inverno del 2002 per vedere i due shows dei TOO.
Riporto per intero quello che avevo scritto al tempo, si tratta delle impressione del mio primo tour negli States…una grande esperienza.
Per dovere di cronaca: oltre a quello che vi riporto sotto devo raccontarvi che il mattino dopo il primo concerto siamo andati tutti al Carlton Hotel dove erano alloggiati i The Other Ones perchè Ivan che allora contribuiva anche al Buscadero, aveva in programma un’intervista con Mickey Hart ( che fece ma che per quanto ne so non venne mai pubblicata, e non so neanche perchè…). Quindi ci trovammo nella grande hall dell’hotel con Hart che parlava con Ivan mentre faceva colazione, io che intravvedo Hunter con Barraco, li chiamo, mi complimento della serata precedente e ci facciamo una foto assieme…..ero completamente stravolto….poi voglio fare una foto anche a Hart e lui non vuole, però dice di farle al concerto in programma la sera….gli spieghiamo che non possiamo portare nulla con noi al concerto, neppure la macchina fotografica, allora ci dice che ci farà avere i pass sia come fotografo accreditato ( a me) e i pass vip per tutti noi per accedere al back stage … roba da fare accapponare la pelle…..
Ok ora vi riporto ciò che ho sritto appena ritornato da Philly:
Dopo due mesi di scongiuri perché tutto potesse filare liscio (negli ultimi tre anni tutte le volte che mi sono preso qualche giorno di ferie, mi sono ammalato od ho subito qualche piccolo infortunio), mi ritrovo qui a Bologna all’aeroporto, ho appena conosciuto i miei compagni di viaggio, Ivan, Lino e Miki, l’aria che tira e’ gia di quelle giuste!
Mi sento molto tranquillo, d’altronde la professionalità di Ivan, come avrò modo di constatare durante tutto il nostro tour, non può essere messa in discussione.
Che dire, questo e’ il mio primo volo, e’ la prima volta che vado negli USA, e’ la prima volta che partecipo ad un concerto dei TOO…più di così…..
Per gli altri miei compagni può essere routine, per me tutto ciò ha quasi del miracoloso, sarà una di quelle esperienze che rimarranno nella memoria per molto tempo.
Tutte queste riflessioni, con altre che non sto qui a riferire per non tediare quei pochi che avranno la pazienza di leggermi, mi accompagnano nel trasferimento da Bologna a Parigi.
Quindi si riparte ed inizia il tragitto più lungo fino a Philadelphia. Molto bella la visuale che si ha da 10.000 metri d’altezza quando sorvoliamo la punta meridionale della Groenlandia.
Poi finalmente dopo un’altra manciata di ore trascorse tranquillamente discutendo anche di musica….la nostra musica…..atterriamo, inizia l’avventura americana, il tempo è nuvoloso, ma dentro di noi rispende un fulgido sole!
Prendiamo i taxi e ci facciamo portare all’albergo, prima però passiamo proprio davanti allo Spectrum che ci ospiterà nelle prossime due serate, Mi sento veramente bene, rilassato, speranzoso che sarà una esperienza fantastica assieme a degli amici straordinari. A onore di cronaca, manca all’appello ancora Antoine che vive a Nizza, arriverà domani. Inoltre non è della partita Beppe per problemi di salute.
Dopo aver sbrigato le operazioni di routine alla reception –Ivan naturalmente, perché è lui il nostro tour operator privato;-) — ed esserci riposati un pò nelle nostre camere molto accoglienti, ci riversiamo in strada ed affronto per la prima volta il traffico, la gente, i visi e le vibrazioni di Philadelphia. Sono quasi estasiato vedendo tutta questa gente, la metà è di colore; il traffico sia di auto che di persone sui marciapiedi è notevole, ma tutto molto ordinato e scorrevole, molto diverso da quello che mi immaginavo. Certo questa non è NY mi dicono i miei compagni di viaggio. Philly, come viene chiamata qui, è assolutamente a misura d’uomo, soprattutto la parte vecchia, quella storica dove c’è ancora una strada con case che risalgono alla metà del 1700.
La serata la passiamo assieme ai Revisor, un band di Philadelphia, all’Abilene, uno dei tantissimi locali dove si mangia e si può ascoltare buona musica. Questi ragazzi sono gentili, squisiti, alcuni di loro li vedremo anche al concerto dei TOO. Si parla pure di un tour in Europa nel 2003, speriamo.
Dopo una piacevole serata eccomi finalmente in branda, un’occhiata all’orologio, quattro conti….caz..pita, sono quasi 26 ore che non dormo su un letto…..ecco perché sono così stanco J.
New morning in Philly, ci abbuffiamo alla grande, poi tour in città alla ricerca di negozi di dischi: il Miki ne farà una bella scorta…..
Fra i posti interessanti che visitiamo ce n’è uno che mi ha molto intrigato, non ne conosco il nome, in pratica si tratta di un grandissimo mercato al coperto, pieno zeppo di pittoreschi stands che trattano qualsiasi tipo di merce, soprattutto alimentare. Naturalmente c’è la presenza immancabile dei prodotti italiani. Ho avuto modo di constatare che siamo molto considerati in questa città, è vero anche il fatto che qui vivono molti figli e nipoti di italiani, ne abbiamo conosciuti diversi.
Mentre ci facciamo largo tra la folla sento una dolce musica bluegrass, drizzo le orecchie e mi dirigo verso questo combo acustico e mi sembra di intravedere Jerry…..ho le allucinazioni….ah, no! è il bassista…….me ne sto lì per un po’, scambio un paio di frasi con un anziano appassionato di blues & country di colore che continua a battere il piede al ritmo veloce della band. Non sono abituato a queste situazioni, non sono un giramondo, certe cose fanno parte solo dei miei sogni, però adesso è tutto vero, straordinario! Non riusciamo a levarci il sorriso dalla faccia.
Ritorniamo in strada e assistiamo ad un corteo di pacifisti che manifestano contro la guerra, una parata che ha richiamato famiglie intere, molto tranquilla, seguita da uno spiegamento di forze di polizia sproporzionato, le solite americanate……….
Cercando dei negozi dove si possano comprare dischi, anche usati, libri etc.., scopriamo degli angoli pittoreschi di Philly molto belli, poi ci imbattiamo in un bellissimo bus che si chiama “Peacemaker” che richiama subito la nostra attenzione: ha a che fare con i DeadHead che hanno invaso la città per il concerto dei TOO? Il proprietario ci fa salire a bordo, è uno spettacolo, rivestimenti rustici in legno, cuoio, la moglie e la figlia sembrano vestite come mormoni. Il padrone di casa ci spiega che seguono il tour dei TOO, che hanno partecipato a tantissimi concerti dei Grateful Dead, ma che realmente ne hanno visto uno solo K In realtà sono sempre presenti fuori dai raduni per aiutare chi ne ha bisogno, chi si e’ fatto troppo e sta male: We know the Way, we’ll bring you home”. Distribuiscono un giornalino, e mi rendo conto che fanno parte di una comunità ben più grande, sono al servizio della gente; li troveremo anche nel parcheggio dello Spectrum le serate dei concerti, sentinelle e aiuto per chi ne avrà bisogno. Per chi è interessato a questa realtà questo è l’indirizzo on line: http://www.twelvetribes.com.
Passato il pomeriggio per i negozi di dischi di Philadelphia, arriva finalmente il momento per me più emozionante: ci ritroviamo allo Spectrum Center e ci incamminiamo verso il First Union Spectrum, c’è molta gente di tutti i tipi…le code alle entrate durano pochissimo, Ivan nel frattempo ha fatto amicizia con Tom “T.Blues”, che è poi il tipo che ci fornirà le registrazioni di tutti e due gli shows. I controlli sono severi e quando e’ il mio turno si incazzano da morire e mi respingono perché ho con me lo zaino (vuoto) che mi sarebbe servito per riporre la giacca a vento e altro una volta all’interno dell’arena. Non c’è verso di passare e quindi ci troviamo in difficoltà perché non sappiamo dove mettere gli zaini, le macchine fotografiche etc….ci si mette di mezzo anche Tom spiegando che siamo italiani e nulla sapevamo di queste restrizioni dopo l’ undici settembre, ma non serve a niente, la security è irremovibile: no bags!!!!!!!!
A questo punto Tom si offre di aiutarci e ritorniamo al parcheggio, gli diamo in consegna tutta la nostra roba che rimane nel suo van, ritorneremo a fine concerto a riprenderla. Per la cronaca, Tom ha partecipato a circa 300 concerti dei Grateful Dead…..che dire?
Nell’arena tutto è stupendo, la gente, il feeling, persino la security: una di queste ragazze la vedo sbadigliare e l’abbraccio e gli dico di non dormire che questa sera ci sono i TOO, mi guarda un po’ sorpresa poi ride…forse pensa: questo e’ già fatto a quest’ora……
Purtroppo non ho documentazione fotografica della serata ma restano vivide le sensazioni che ancora mi prendono quando ascolto i cd dello show. La cosa straordinaria è senz’altro l’inizio del concerto: certo non mi aspettavo One More Saturday Night, ….grandioso, poi segue Cumberland Blues con una forza tremenda e tutti che ballano sfrenati…io compreso, chi l’avrebbe mai detto???? Inutile fare la recensione delle canzoni, a questo ha già pensato Ivan, basta leggere l’articolo, molto professionale, pubblicato sul Buscadero del mese di gennaio 2003.
Quello che si deve raccontare è la forza di questo gruppo che in questo show finalmente sta dando il meglio di se che a detta di molti (anche della crew) è uno dei migliori dell’intero tour.
Bisognava esserci, le registrazioni dello show non rendono merito completamente di quello a cui abbiamo partecipato quella sera allo Spectrum: il primo set e’ terminato con Dancin’ In The Streets preceduto da Here Comes Sunshine…….non male vero???? A proposito: Susan Tedeschi, mi è piaciuta molto anche se Ivan è stato un po’ critico, certo non e’ facile salire sul palco dei TOO ed essere al loro stesso livello, comunque ha dato un tocco di blues in più al gruppo, le parti vocali sono migliorate….Phil fa quello che può, ma sappiamo che può veramente poco…….
Fra il primo ed il secondo set rimango impressionato dalla grinta di Robert Hunter che ci intrattiene per una mezz’ora accompagnato solo dalla sua chitarra, il feeling e’ diverso ma piacevole lo stesso, un po’ di musica acustica come antipasto del secondo travolgente set dei TOO non fa proprio male.
The Other Ones ritornano sul palco e partono con Shakedown Street, non è certo la mia canzone preferita, anzi!!, però devo dire che mi ha fatto ballare lo stesso ed adesso la interpreto in modo diverso: dal vivo ha un suo motivo di esistere, è potente, ti fa muovere, ti amalgama agli altri…..caspita sto parlando bene Shakedown Street !!!!!!!! questo concerto mi ha proprio cambiato la vita……segue poi Lazy Lightning e qui mi fermo, ha gia’ detto tutto Ivan. Segue Drums con Phil che si unisce ai due batteristi, di questo momento si trovano on line anche le foto.
Il concerto continua con St. Stephen > The Eleven Jam > Terrapin Station > Sugaree cantata da Susan che non è proprio Jerry, però vi sfido a trovare qualcuno che lo possa sostituire, quindi mi accontento e mi riprometto di non fare più paragoni con Garcia ed i Grateful Dead altrimenti mi rovino ogni concerto e l’amarezza mi assale. L’encore è Goin’ Down The Road Feelin’ Bad > We Bed You Goodnight…….come ai vecchi tempi quando Garcia con la sua aria sorniona ci dava la buona notte dopo ore di buona musica. Uno show strepitoso, almeno per me!, senza momenti di fiacca, forse solo Down The Road cantata da Mickey Hart risulta un po’ sotto tono, però era in coda a One More Saturday Night> Cumberland Blues che come ho già detto è stato un inizio grandioso..non poteva certo reggere il confronto in fatto di feeling. Dopo aver partecipato a tutti e due i concerti allo Spectrum, devo dire che per me questo è stato, nella sua interezza, una cosa meravigliosa, lo show al quale mi auguro tutti possano prima o poi partecipare. Superiore, forse, e’ stato il secondo set della serata successiva ma non tutto lo show, ne parlerò poi…….
Ciao
Paolo
1 gennaio 2012 a 01:17
albe
ciao
sona alberto da genova dead head dall 1988, avevo ventanni…e aoxomoxoa mi folgorò
buon 2012 a tutti i dead heads italiani
qui a genova credo che, a dir tanto, saremo in venti
pero per i dead heads genovesi e limitrofi il 21 gennaio al qualude (e un pò come dire il winterland di genova …ah ah) la mia band aprirà con deal…
10 gennaio 2012 a 20:40
Guido
Ciao, sono in possesso di 2 copie del “baule” di europe 72 the complete recording, e 4 copie del favoloso Fillmore west the complete recording…27/2 al 2/3 1969 per chi volesse…può scrivermi alla email: con_tattami@yahoo.it
18 febbraio 2012 a 10:44
PAOLO
Ciao a tutti,
eccomi qui di nuovo, spinto dalla voglia di comunicarvi alcune cosucce che riguardano il mondo DEAD ed anche a contribuire a far crescere questo blog che oserei definire FONDAMENTALE.
Prendo spunto dall’ultimo numero del Buscadero (la mia rivista preferita) perché nella sezione “recensioni Ristampe” Gianfranco Callieri ci ripresenta gli ultimi tre Dick’s Picks commercializzati anni fa (# 34, 35 e 36) e che adesso vengono ripubblicati dalla Real Gone Music addirittura ripuliti (e qui mi piacerebbe proprio di sentire i miglioramenti…). Gianfranco ci mette una certa enfasi nel commentare le songs presenti nei cds e traspare proprio una conoscenza ed un amore profondo per i Dead, quei sentimenti che noi cultori del “Morto” ben conosciamo. E bene fa a puntare l’attenzione alla misconosciuta canzone di Pig Pen sul Dick’s Picks 35 -Empty Pages- anche se poi canna sulla data della morte del nostro Ron, in effetti non muore dopo sei mesi da questo concerto bensì l’ otto marzo del 1973…sarà senz’altro un banale errore nel conteggio dei mesi.
Per approfondire la persona e musicista Pig Pen è utilissimo indirizzarci qui: “http://deadessays.blogspot.com/2011/04/pigpen-solo.html”.
Sempre nella stessa sezione del Buscadero di febbraio il buon Carù ci parla di Janis Joplin: si tratta del concerto del 23 giugno 1968, registrato dal “nostro” Bear, lui stesso commenta così sul suo sito: “I believe this album will be hailed as the definite Big Brother live album of all time.” ed anche “This is Janis at her absolute peak, and the band was rarely so “on” as they were at these shows.” e se lo dice, anzi diceva, lui c’è da crederci.
Questa è una ripubblicazione del cd dell’allora SONY/Legacy ora pubblicato dalla Columbia Legacy con copertina diversa ed è proprio da qui che mi è balenata l’idea di scriverne perché si legge: BEAR’S SONIC JOURNALS PRESENTS. Ho speranza che si tratti dell’inizio della pubblicazione delle registrazioni di Bear, adesso che non è più fra di noi probabilmente niente vieta agli eredi di racimolare un bel po’ di quattrini da queste storiche registrazioni. E devo dire che non mi strappo le vesti per questo, l’importante che siano pubblicate con il giusto rispetto sia per gli artisti che per Bear e credo sarà proprio così!
Nella mia penultima visita a San Francisco ho proprio comprato nello storico, mitico e meraviglioso store AMOEBA il doppio cd di Gram Parsons pubblicato dalla Amoeba Records che dopo molte peripezie ha ottenuto i nastri da Bear. Si tratta delle registrazioni del 4 e del 6 aprile 1969 all’ Avalon Ballroom, concerti molto buoni, packaging ottimo, una meraviglia per i cultori dei Flying Burrito Bros!!! Anche questa pubblicazione, per altro del 2007, mi faceva ben sperare che Bear abbassasse la guardia e si decidesse a divulgare le tante perle a noi ancora sconosciute in suo possesso.
Speriamo che i prossimi anni siano deliziati dalla pubblicazioni di queste perle ancora nascoste.
Che dire della serie Dave’s Picks???
Non dovrebbe mancare nei nostri scaffali ma ……. perché non contenere un po’ il prezzo? caspita risulta addirittura superiore alle serie precedenti…..Bah!!!
Leggo che in questo blog molti suonano….perchè non partecipare al: THE DEAD COVERS PROJECT?????
°°°°°°°°
Oh…….proprio dal sito dei Dead:
Jon McIntire, manager of the Grateful Dead in the 1970s and 1980s, died of natural causes yesterday, February 16, 2012, in Stinson Beach. He was 70.
Un’altro della famiglia che se ne è andato.
Rest in peace Jon
°°°°°°°°
Un saluto a tutti ed alla prossima.
Paolo
20 febbraio 2012 a 18:32
bluesjana
Della recensione del Busca mi è piaciuta la definizione/descrizione che, alla fine del suo pezzo, Gianfranco Callieri ha dato della musica dei Grateful Dead: “[…] uno dei gruppi più imprevedibili, curiosi e anticonformisti di sempre, orientati all’improvvisazione, quando nessuno capiva cosa stessero suonando, diretti all’inseguimento della purezza del suono americano quando ogni accento di country o folk veniva considerato irrimediabilmente fuori moda”.
P.s.: @Paolo ma potevi inserirlo come post e non come commento! 😉 🙂
21 febbraio 2012 a 18:23
pbergdh
Ciao Thomas, devi istruirmi perchè non ricordo come si fa a mettere gli scritti come post.
Ciao
Paolo
21 febbraio 2012 a 18:25
bluesjana
ok.
ci troviamo a breve! 🙂
20 febbraio 2012 a 17:33
Andrea Ruozzi
Ciao a tutti, sono Andrea da Milano grande fan e collezionista dei GD.
purtroppo non gli ho mai visti dal vivo, ho solo beccato Bobby and the Midnites a Londra nel gennaio 1982 con Billy Cobham, un super gruppo pazzesco
un concerto sublime con molti pezzi da “Heaven Help The Fool ” un disco a cui sono molto affezionato.
complimenti per questo spazio dedicato ai Dead. alla fine anche in Italia non siamo in pochi ad apprezzarli.
da qualche anno, grazie alla passione musicale tramandata a mio figlio, gestiamo il sito “RollingStonesItalia.com” unico spazio in italiano dove si discute di Stones.
ma molto spesso si parla anche dei Dead
se volete fare una visita vi lascio i riferimenti
http://www.rollingstonesitalia.com
http://www.rollingstonesitalia.com/forum/viewtopic.php?f=5&t=5361 (topic dedicato ai Dead)
noi organizziamo diversi eventi e concerti sugli Stones ma il mio sogno è fare qualcosa con la musica dei Dead e qualche musicista disponibile ci sarebbe.
il problema è che i loro pezzi sono veramente difficili da riprodurre in maniera accettabile e quindi si continua a rimandare
ma prima o poi…chissà
un saluto a tutti e a presto
Andrea
20 febbraio 2012 a 18:26
bluesjana
Ciao Andrea,
benvenuto in questo piccolo enclave deaddiano.
In verità, il vostro sito io l’ho visitato più di qualche volta con profitto e godimento (complimenti!).
Un po’ di Stones li ho macinati (e suonati) anch’io! 🙂
Anch’io spero sempre di riuscire a fare qualcosa, ma è impresa non semplice.
Al di là delle difficoltà tecniche, io credo che la loro musica sia come il blues: la suoni se ti piace visceralmente.
Altrimenti, diventa un esercizio di stile che non porta da nessuna parte.
E c’è il problema dell’interplay indispensabile per dare un senso allo sviluppo degli spazi improvvisati.
Chissà, però, che non si riesca a fare qualcosa.
29 febbraio 2012 a 13:46
pbergdh
Ciao a tutti,
questa mia solo per segnalare questo:
http://www.shnflac.net/details.php?id=0dae39f916d2ff5c411d6406a70511fa06b9a68e
By
Paolo
10 marzo 2012 a 12:36
Andrea
ho ascoltato il doppio concerto di Phil Lesh & friends postato da Paolo
ma come suonano !!! .eccellente il livello dei due chitarristi Warren Haynes
e John Scofield
non vorrei dire una bestialità ma con Bob Weir e Phil Lesh a questi livelli,
insieme o con i propri gruppi di amici, la musica dei Dead è più che mai
viva ed intensa.
speriamo che qualche promoter ce li porti in concerto in Italia
per quanto riguarda i Dead originali c’è su youtube disponibile l’intero concerto
al Melkweg di Amsterdam del 16/10/81; localino da 500 posti con luci soffuse anzi quasi al buio e scaletta acustica e elettrica da brividi
cercate “dead amsterdam 81” e dovrebbe comparirvi il link giusto.
io non finisco mai di imparare da questi geni della musica
ciao
Andrea
25 marzo 2012 a 09:20
PAOLO
Buona domenica a tutti!
Ho trovato questo video ( http://www.youtube.com/watch?v=8zHmi9y-KLo )partendo da questa pagina: http://www.festivarian.com/index.php/topic,2250.0.html. Oltre a queste chicche c’è parecchio altre materiale da vedere….buon divertimento 😉
Stay tuned.
Paolo
….e per finire……. http://www.youtube.com/watch?v=DWDv-H6JJ38&feature=related
30 marzo 2012 a 13:10
pbergdh
Ciao a tutti.
Relativamente al mio post del 18/02/2012 devo correggere una mia imprecisione.
In effetti lo show di janis joplin del 23 giugno 1968 non era mai stato pubblicato, anche se era presente nel sito del nostro Bear.
Trovate il tutto spiegato bene qui: http://deadessays.blogspot.it/2012/03/owsley-stanley-foundation.html
Qui invece http://www.owsleystanleyfoundation.org
scoprirete che ciò che auspicavo in realtà si stava avverando. Questa foundation permetterà sicuramente la pubblicazione di tanto materiale storico e permetterà di salvare molti, se non tutti, i nastri di Bear.
Sempre da questo splendido blog in questa pagina http://deadessays.blogspot.it/2012/03/101770-cleveland.html
ho letto della scoperta di uno show del 1970 non ancora disponibile negli Archives. Sembra quasi un miracolo ma adesso possiamo ascoltare una dark star che mancava all’appello!!!!
Inoltre in quello show ci sono tante altre belle cose. La qualità non sarà eccelsa ma si tratta in ogni caso di qualcosa da avere assolutamente in quanto sarà difficilissimo che scopriranno altri tapes mai sentiti prima….
Paolo B.
11 aprile 2012 a 13:28
Peter Guarino
Hello,
I am an American who might be moving to Italy sometime within a year or so. I have played guitar for 40 years and would like to be in contact with people in Italy who might want to play together.
Peter@asecondoffice.com
21 giugno 2012 a 15:59
pbergdh
……………..è come in un matrimonio, quando finisce non è colpa di uno solo…………
21 giugno 2012 a 16:42
pbergdh
…scusate ma il mio scarno precedente post era riferito al post del Sig. Novalis a riguardo Live Dead e relativi commenti, cancellato dal blog. Peccato!!!
In campana amici. 🙂
21 giugno 2012 a 21:31
Guerrino
A proposito……………
Ma ora cambiamo discorso: conoscete The Band of Heathens?
Me li ha indicati recentemente un amico DH e sono la band che più ascolto in questo periodo. Nulla di nuovo ovviamente ma la migliore tradizione rock, quello che piace a noi, interpretata in modo sublime. Tracce di The Band, Allman, Little Feat e, naturalmente Dead di cui riprendono Brokedown Palace e Ramble on Rose. Meglio sicuramente live che in studio, show disponibili su Archive, Dime (torrent) e da poco a pagamento su Livedownload. Non rimarrete delusi!
A presto
2 luglio 2012 a 15:02
bluesjana
@Guerrino:
I Band of Heathens non li conoscevo prima che me li nominassi.
In verità, sono totalmente ignorante nella “nuova” scena musicale. Continuo ad ascoltarmi i miei “vecchi” album. E’ un mio limite, che ben conosco.
Sto cercando di recuperare… magari apriamo una nuova sezione: consigli per gli ascolti.
Che dite?
Per tornare in topic, mi sono scaricato un paio di show di BoH su archive.org e me li ascolterò in settimana.
Nel frattempo, complice l’ultimo numero del Buscadero, ho scoperto anche i The Deep Dark Wood. Mi sono visto un po’ di loro video su YT e mi avevano incuriosito. Sono un po’ soft, poco bluesy, però me li sto ascoltando volentieri.
Insomma, sto cercando di svecchiare la mia giurassica discografia! 😀
27 giugno 2012 a 18:52
pierluigi
Ciao Thomas. Vorrei porre lo stucchevole tema dei 10 da dischi da portare sull’isola deserta. In questo tipo di esercizio ho sempre scoperto dischi interessanti che non conoscevo. Cosa ne pensi?
Pierluigi.
PS: senza recensioni 🙂
27 giugno 2012 a 19:21
bluesjana
Ok.
Più tardi o al massimo domani apro il post.
Anche perchè… ci devo pensare un po’.
Sarà stucchevole, ma dieci son proprio pochetti!
🙂
5 luglio 2012 a 20:18
pierluigi
http://www.gdao.org
Ho scoperto da poco questo interessante sito. A chi non lo conoscesse, consiglio vivamente un occhiata.
17 luglio 2012 a 13:53
pbergdh
Ciao Guerrino…ieri ho postato qualcosa su GDAO in prima pagina, in ritardo, dato che avevi già provveduto tu……
17 luglio 2012 a 22:30
pierluigi
Pierluigi
18 luglio 2012 a 09:28
pbergdh
scusa, Pierluigi, …..si tratta credo di “rincoglionimento senile” 🙂 se adesso mi metto a sbagliare anche i nomi…….
16 luglio 2012 a 21:41
pierluigi
http://www.rollingstonemagazine.it/musica/notizie/il-mio-e-piu-lungo-del-tuo/55447
Ecco, a proposito di giornalacci. Nell’articolo di cui al link, i Dead vengono definiti “prolissi” un altro che non sa di cosa parla.
17 luglio 2012 a 13:51
pbergdh
…e questi sarebbero giornalisti????
17 luglio 2012 a 13:59
bluesjana
… un pizzico di “luoghi comuni”, un po’ di disinformazione, un po’ di mistificazione e tanta banalità.
Ecco la ricetta per redigere l’articolo di cui si tratta.
Nulla di più.
17 luglio 2012 a 22:26
pierluigi
Suggerisco di commentare il vostro disappunto in calce all’articolo. Io l’ho già fatto.
18 luglio 2012 a 12:29
bluesjana
Fatto.
19 ottobre 2012 a 16:31
Beppe.
I Dead non sono per tutti…..ho scoperto i Dead nel 1975, avevo 15 anni, Europe 72 e’ stato il primo disco che ho ascoltato e da allora non ho fatto altro che seguirli…. la loro musica…collezionare ogni cosa li riguardasse…vederli dal vivo…una febbre che, nonostante il trascorrere del tempo , rimane incurabile……chi scrive spesso non sa’ di cosa sta’ parlando….Frank Zappa in uno dei suoi aforismi dice:- Parlare di musica è come ballare di architettura…..Io non so’ descrivere le emozioni che la musica dei Dead riesce a trasmettermi ma posso senz’altro dire che nessun altro gruppo e’ capace di farlo……I Dead non sono per tutti…..ed ‘e ‘ per questo che ho sempre pensato che i DeadHeads siano speciali.
1 agosto 2012 a 08:22
pierluigi
Sfiatato, malfermo, magari su una sedia a rotelle, ma sarebbe ancora là ad allietare le nostre vite. Happy birthday Jerry
4 agosto 2012 a 07:54
pierluigi
Finalmente un esame della figura di Jer benfatto. Bravo Assante.
http://assante.blogautore.repubblica.it/2012/08/4273/
8 agosto 2012 a 20:20
bluesjana
Scusa Pierluigi.
Il tuo commento era stato intercettato dall’antispam e me ne sono avveduto solo ora.
19 ottobre 2012 a 16:34
Beppe.
http://youtu.be/1UHpx72ifdE Sunshine Daydream’ 1972 Veneta
http://youtu.be/lVZD9CZ623M 11-24-78 Capitol Theater Passaic NJ
Non so’ se li conoscete…ad ogni modo…..buona visione…..
13 dicembre 2012 a 23:11
pierluigi
Grande weekend in quel di Zurigo per i Band of Heathens. Bel suono, locale piccolissimo (si rischiava di prendere il manico delle chitarre in faccia)
Speriamo che Carù ci pubblichi la recensione
PS: ma che pezzo bello è Roll on John sull’ultimo di Dylan…immaginativo rifatto da Jer…
3 ottobre 2013 a 20:57
mabecker4
need an email for bluesjana
3 ottobre 2013 a 21:20
bluesjana
bluesjana [@] me . com
3 ottobre 2013 a 20:59
mabecker4
Also, any contacts for Venice Deadheads. Arriving with Jam band superstars (20 of them) for Biennial October 17. Need local contact (Phil and Friends, New Riders, Kingfish, Motherhips, Nicki Bluhm and Gramblers, String Cheese and such – plus jazz masters, grammy winners – great ensemble)
3 ottobre 2013 a 21:51
mabecker4
Hey Bluesjana – can you write to me at my email – mabecker4@comcast.net
I have a favor to ask on behalf of the musicians and I’m hoping you can give me a Venice contact.
3 ottobre 2013 a 22:12
bluesjana
Ok.
3 ottobre 2013 a 21:53
mabecker4
bluesjana@me.com isn’t receiving messages. Give me a better address.
Michael
4 ottobre 2013 a 14:56
beanhead44
Sent you a list of the musicians. Let me know if you have a Venice contact.
4 ottobre 2013 a 14:57
beanhead44
Hey:
Sent bluesjana a list of the jam musicans. Let me know about a Venice contact.
4 ottobre 2013 a 14:58
mabecker4beanhead44
Hey:
I sent Bluesjana a list of the jam band musicians. Let me know about Venice contact.
10 aprile 2014 a 13:52
adr98itar
Salve a tutti, anche io sono un appassionato di dead, e da un pò di tempo mi è balenata l’idea di comprare un poster/litografia/tela su di loro. Guardando un pò in giro ne ho trovati molti, soprattutto su questo sito http://www.wolfgangsvault.com qualcuno lo conosce? È affidabile? Spedisce in italia?
10 aprile 2014 a 16:02
bluesjana
Ciao e benvenuto.
Il sito lo conosco, è molto “famoso”. Ha un sacco di materiale e ancora detiene, peraltro, i diritti di un sacco di concerti live di moltissimi artisti.
Non ho mai comprato da loro, quindi non so rispondere alle tue specifiche domande.
Ho dato un occhiata, seppure veloce, al sito e francamente non ho capito se spedisce in Italia.
Presumo di si, comunque.
10 aprile 2014 a 22:09
adr
Un altra domanda: le locandine in vedita sono orginali o delle riproduzioni? Conosci altri siti simili, che posseggono oggetti sui dead?
Grazie
27 aprile 2014 a 11:17
massimo
Ciao ,mi chiamo Massimo ,ho 51 anni,abito a Genova e seguo da tanti anni gli AMATI Dead,scoperti mentre preparavo la maturita’ ascoltando ALTHEA alla radio (grandissImo brano raramente o almeno mi sembra rifatto live)….vorrei caldeggiare ,anche se lo avete gia’ fatto ,un gruppo CHRIS ROBINSON BROTHERHOOD ……grandi vibrazioni …hanno fatto 3 dischi in studio e copiosa produzione instant live…..per molti versi e in alcuni momenti vicini allo spirito GD
.
2 giugno 2014 a 15:13
bluesjana
…conosciamo, conosciamo.
Per ora, sono tra i gruppo “moderni” che preferisco.
Speriamo che, almeno loro, passino in Italia.
Ciao!
22 Maggio 2014 a 05:51
paolo cupelli
ciao amici deadheads,
ho creato un nuovo spazio per noi amanti dei dead
http://italydeadclub.blogspot.it
buttateci un occhio
23 Maggio 2014 a 12:00
bluesjana
in bocca al lupo 🙂
2 giugno 2014 a 15:12
bluesjana
Ciao Paolo, ma risulta rimosso!
14 giugno 2014 a 09:14
paolo cupelli
ciao amico,
si è durata poco la mia avventura con il blog…
diciamo che il tempo da dedicargli non è tutto quello che mi aspettavo
ed inoltre ci sono risorse più valide e conosciute
14 giugno 2014 a 09:17
paolo cupelli
a proposito può interessare a qualcuno,
questo è un pò di materiale che vorrei darmi via:
la serie dick’s picks
la serie road trips
il box complete dvd collection
box golden road e beyond description
pure jerry (8 volumi, me ne manca uno)
e poi anche altre cosuccie
15 giugno 2015 a 16:14
Enea
Ciao! Mi chiamo Enea. Il 4 luglio sarò a Chicago per uno dei concerti dei Dead. Vorrei sapere se qualche deadhead italiano fosse anche lui al concerto! Oppure un sito dove trovare gente come me che sarà al concerto. Grazie!!!!
15 giugno 2015 a 16:47
bluesjana
Grandissimo!!!
Mi raccomando foto e raccontaci tutto quando torni!!!!
Non so se qualcun altro ha i biglietti per Chicago. Ci sarà qualcuno il 26 giugno in California.
1 agosto 2015 a 18:23
Bob
Hiya folks. I am from the U.S. and will be traveling through Italy and other parts by train in September. Anyone interested in getting together? To hang out or to show me and my wife around? Or suggest any place to go or music to hear? I would love to connect with Deadheads from your area.